Parlano i Vignaioli

21 Gennaio 2014
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Anna Salvatore

parlanoivignaioli

Quando ero una ragazzina e mia madre cercava disperatamente di farmi bere un po’ di vino perché “ ti sciacqua la bocca e fa bene al cuore”, il bianco era quello che un lontano parente, zio Ninì, ci portava da Alberobello. Un qualche blend di vitigni locali (verdeca, malvasia, bianco d’alessano).  E ricordo ancora i profumi, la freschezza ed anche una certa dolcezza sicuramente dovuta ad un esagerato residuo zuccherino. Non di rado infatti rifermentava in bottiglia. Ogni bottiglia diversa dall’altra e i grandi passavano pomeriggi interi, quando arrivava la nuova annata, a disquisirne le caratteristiche. Non si sarebbe certo potuto definire un grande vino, ma era un vino sincero, di cuore e di anima.

Ecco! Mi ha proprio fatto riemergere questi ricordi l’evento che in questi giorni, grazie anche all’impegno di Massimo Lanini, il toscanaccio de Le Giare, e Daniela di Gruttola di Cantina Giardino, si è svolta il 19 e 20 gennaio presso l’Hotel Rondò di Bari, “Parlano i Vignaioli” terza edizione. Una kermesse di grande interesse non solo per gli addetti al lavoro, ma che si pone come obiettivo proprio l’avvicinamento al grande pubblico di una fascia della vinificazione ancora poco nota, attraverso i racconti di chi i vini li produce da vigne pulite (come ben detto sul sito http://www.parlanoivignaioli.it/).

La parola ai Vignaioli, per dire, per ascoltare, per gustare quelli che sono di sicuro i vini che di recente hanno destato il più alto interesse, movimentando dibattiti e anche polemiche, a livello nazionale ed internazionale. I vini naturali e artigianali, con tutte le sfumature che questi termini possono avere quando si parla di trasformazione di un prodotto così complesso.

Certo che per chi è stato indottrinato da frasi tipo “nel vino del contadino ci senti l’unghia”, devono apparire ben strani questi vini così diversi tra loro, con questa forte personalità, con un’eleganza di profumi e sapori mai banale. Se di rispetto del territorio poi vogliamo parlare, di sicuro questi vini rappresentano a pieno le varie espressioni dei luoghi, dei vitigni, dei climi e delle stagioni, e, perché no, della mano dell’uomo che, quando accompagna e non sovrasta, migliora.

Complimenti allora ai Vignaioli presenti, alla loro caparbietà, al loro lavoro e ai loro vini, frutto senza dubbio, di vera passione. Vini sinceri, di cuore e di anima, ma anche di testa!

Anna Salvatore

L’ELENCO DEI PRESENTI

Trentino: Foradori

Veneto: Monteforche, Gatti

Friuli: Princic, Terpin, Radikon, La Castellada, Buscemi

Piemonte: Cappellano, Carussin, Rinaldi, Principiano, Tenuta Grillo, Trinchero, Cascina degli Ulivi, Bera

San Fereolo

Emilia Romagna: Podere Pradarolo, La Stoppa, Denavolo, Croci, Anguissola, Vino del Poggio, Maria Bortolotti

Liguria: Walter De Batté

Toscana: Busattina, Pacina, Colombaia, I Botri, La Porta di Vertine, Massavecchia, Amerighi, Carla Simonetti – Podere Trinci

Lazio: La Visciola

Abruzzo: Praesidium

Sardegna: Dettori, Panevino

Puglia: Guttarolo, Morella, Antica Enotria, Pichierri, Natalino del Prete

Campania: Cantina Giardino, Il Cancelliere, Monte di Grazia, Podere Veneri Vecchio

Calabria: ‘A Vita, L’Acino

Sicilia: Guccione Francesco, Marabino

Francia: Jardin du Vin, CO.VI.BIO

Voltumna Scarl (FI) –  Masiero (VI) – Società Agricola Nicoletta de Fermo s.s. (PE) Casa Wallace (AL) – Tenuta Selvadolce – VIGNETO SAN VITO SOCIETA’ AGRICOLA S.S. (BO).

Les Caves Des Pyrène

Velier

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