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L'Altra Faccia Della Mela
Il periodo migliore per preparare questi delicati carciofini sott’olio è la primavera, in quanto si trovano in vendita i piccolissimi carciofi che la pianta produce dopo aver dato i suoi frutti normali.
Questo è anche il periodo in cui i carciofini costano meno. Compratene tanti perché la resa è scarsa e i carciofini sott’olio vanno via come le ciliegie.
Mondate i carciofini delle foglie esterne e del gambo (lasciate, se volete, una parte); passateli in una metà di limone per non farli annerire e metteteli a bagno in acqua acidula (acqua e limone o aceto), a cui avrete aggiunto un cucchiaio di farina (i puristi dicono che non serve a nulla, ma mia madre lo faceva, ed io lo faccio!).
Mettete a bollire acqua e aceto, possibilmente di mele (circa tre parti di acqua e una di aceto), a bollore raggiunto salate leggermente e calate i carciofini; lasciate cuocere per circa per 5-8 minuti (dipende dalla grandezza dei carciofini e anche dal tempo che intendete conservarli; considerate che continueranno ad ammollarsi).
Scolateli, strizzateli delicatamente, e lasciateli asciugare a testa in giù su un canovaccio pulito o su carta assorbente.
Nel frattempo sterilizzate i barattoli con la solita procedura (che trovate qui).
Riponete i carciofini nei barattoli alternandoli a prezzemolo tritato, aglio fresco e (se vi piace) della mentuccia fresca.
Ricoprite il tutto con olio EVO. Per essere certi che i carciofini siano completamente coperti di olio, sbattete i barattoli delicatamente su un canovaccio, teneteli in osservazione almeno 24 ore per permettere alle eventuali bolle di aria di salire a galla e, nel caso, aggiungete altro olio. A questo punto chiudete con delicatezza e riponeteli in un luogo fresco e asciutto.
Ed ora, se riuscite, aspettate un paio di mesi prima di assaggiarli!!!
Se avete bisogno di una mano per prepararli, ricordatevi di chiamare la vostra
“Zia” Anna
(laziaadomicilio@gmail.com)
E’ sempre difficile abbinare un vino ai carciofi, in questo caso ancora di più con la grassezza dell’olio e allora vi consiglio un bel rosato pugliese “Est Rosa” di Pietraventosa, fresco e minerale, mantiene comunque una buona morbidezza.